Cosa mangiare in Sardegna? I piatti da non perdere!
Come avrete potuto capire noi di Iperviaggi siamo amanti della buona cucina. In particolare delle peculiarità delle cucine regionali italiane.
Di conseguenza continuiamo questo meraviglioso viaggio alla scoperta della cultura culinaria italiana passando per una regione assolutamente unica:
La cucina di questa regione è fortemente influenzata dalla sua geografia e dalla sua tradizione. Infatti molti delle preparazioni che andremo a vedere oggi sono legate a due fattori: alla necessità dei pastori di stare via per lungo tempo al pascolo e ai prodotti che il territorio può offrire. Questo è vero per ogni regione d’Italia, ma vale ancora di più per la Sardegna in virtù del suo isolamento geografico.
PANE CARASAU E PANE FRATTAU
Come non cominciare da uno dei prodotti più famosi del territorio.
A prima vista può sembrare strano e difficile da inquadrare in una dieta, ma anche in questo caso non bisogna farsi ingannare dalle apparenze.
Il pane carasau, secco, leggero e a lunga conservazione nasce, come già detto, dalla necessità di avere delle scorte per i pastori al pascolo.
I pastori con esso preparavano il pane frattau. Ammorbidivano il pane carasau con brodo di carne o acqua e creavano vari strati con all’interno sugo di carne e pecorino, per poi terminare la preparazione con un uovo in camicia in cima.
Una vera squisitezza!
PORCEDDU O PORCHEDDU
Passiamo ad un altro dei punti di riferimento della cucina sarda ovvero il perceddu (o porcheddu).
E in Sardegna non si scherza sul maialetto arrosto!
Scherzi a parte parliamo di un maiale da latte di massimo 4/5 chili e con massimo 20 giorni di vita. Viene infilzato intero e cotto sullo graticola, rigirato spesso per non perdere i liquidi e garantire una cottura omogenea e infine aromatizzato con foglie di mirto e rosmarino.
Detta così sembra cosa da poco, ma parliamo di una preparazione minuziosa di circa 3/5 ore, ma ne vale assolutamente la pena per gustare una prelibatezza di questa portata
ISPINADAS
Non ce ne vogliano a male gli amici abruzzesi, ma possiamo considerare le ispinadas come gli arrosticini sardi.
Si tratta infatti di spiedini di carne di pecora tagliata in pezzi molto piccoli, dove vengono alternati tagli magri e tagli grassi.
Anche qui c’è una motivazione specifica per queste caratteristiche. Infatti i pastori sardi quando portavano gli arrosticini al pascolo non avevano bisogno di un grande fuoco per poterli cuocere, in virtù proprio del taglio piccolo e dell’alternanza tra parti magre e grasse.
Questo è uno di quei curiosi casi in cui la necessità ha portato due regioni che non hanno avuto nessuna influenza tra loro per moltissimo tempo, Sardegna e Abruzzo, ad arrivare alla stessa ricetta in modo indipendente.
SABADAS
Finalmente parliamo di dolci!
Le sabadas sono un dolce squisito ma davvero impegnativo, capirete perché quando vi descriveremo la ricetta.
Stiamo parlando di due dischi di semola lavorata con lo strutto, ripieni di formaggio freschissimo appena cagliato aromatizzato con scorza di limone. Il tutto viene poi fritto e inondato di miele.
Ne esistono due versioni principali, quella con formaggio cotto e quella “sa mandrona” ovvero pigra, dove il formaggio invece è crudo.
Capite ora perché parliamo di un dolce “impegnativo”?
Ma nonostante questo non potete lasciarvelo sfuggire a nessun costo!
CULURGIONES
Qui cominciamo ad andare su ricette meno conosciute, ma non certo per il loro sapore.
Quando parliamo dei culurgiones, facciamo riferimento ad un tipo di pasta ripiena con patate pecorino (ovviamente) e menta, con una forma simile a quella di una spiga. Si condiscono con un sugo di carne o semplicemente con pomodoro e basilico.
Una curiosità interessante sta nel fatto che sono considerati storicamente un dono ben augurante. Da qui nasce anche la forma a spiga, infatti venivano donati dopo il raccolto con lo scopo di propiziare l’annata successiva.
DOVE SOGGIORNARE PER ASSAPORARE LA CUCINA SARDA
Ci sarebbero molti altri piatti tipici da menzionare. Non ce ne vogliano a male gli amici sardi, nel caso potremmo fare un altro articolo per completare la lista dei favolosi prodotti che caratterizzano questa terra. Ma il tempo è tiranno ed è importante fornirvi delle indicazioni per visitare questa splendida regione.
Altrimenti come fareste ad apprezzarne la cucina?
Per visitare la Sardegna noi di Iperviaggi vi proponiamo il Residence Borgo di Punta Marana!
Il Residence Borgo di Punta Marana si trova in piena Costa Smeralda, in una posizione ideale dato che riesce a non essere circondato da tutti i disagi che può avere una località turistica così famosa, ma abbastanza vicino da poterla visitare senza particolari difficoltà.
In particolare il Residence Borgo di punta Marana si affaccia sul Golfo degli Aranci che offre spiagge splendide. Proprio le famigerate spiagge dalla sabbia d’oro e mare cristallino per cui la Sardegna è tanto famosa e amata.
Il tutto con una spiaggia privata a soli 350 metri dalla struttura!
Senza contare tutte le possibili alternative che potrete esplorare, se deciderete di andare alla scoperta della costa. Per citarne solo alcune potrete scoprire cala moresca, spiaggia bianca, la spiaggia di Marinella e la spiaggia di cala banana.
Il tutto ovviamente arricchito dal ristorante che saprà proporvi tutti i prodotti tipici di cui abbiamo parlato finora (e che ci auguriamo vi abbiano fatto venire l’acquolina in bocca).
VENITE A TROVARCI!
Che dire?! La Sardegna offre tantissimo a chi vorrà esplorarla, viverla e assaporarla.
Noi di Iperviaggi speriamo di essere riusciti ad incuriosirvi abbastanza da farvi prendere in seria considerazione, la possibilità di passare le vostre vacanze estive in questo splendido territorio.
E ricorda sempre che la tua vacanza da sogno sta aspettando solo te!!